Anche per l’acquisizione delle tecniche di tiro più sofisticate, come il tiro rapido mirato e quello rapido istintivo con le varie posizioni ed estensioni ad essi connesse, è necessario applicarsi con la base dell’uso delle armi e cioè con il “tiro lento mirato”.
(…) è assurdo sperare di diventare un esperto di tiro rapido senza essere prima in grado di usare un’arma nel tiro lento mirato. (…) Nella pratica l’uso dell’arma nel tiro pone seri problemi e difficoltà, come ci insegna l’esperienza di quasi tutti i tiratori che pure hanno già avuto pratica con altri tipi d’arma, quella cioè di riuscire a mettere a segno anche pochi colpi al loro primo approccio della pistola.
La pistola è un’arma difficile da usare ed è proprio per questo motivo che il suo utilizzo suscita interesse.
Con la pistola si spara con una o due mani, generalmente a braccia tese poiché la distanza che separa il mirino dalla tacca di mira è breve.
E’ nota la regola secondo la quale quanto maggiore è la distanza tra gli organi di mira, tanto più apprezzabili e controllabili sono i movimenti dell’arma e la facilità di ottenere una buona precisione. Nelle armi conosciute come “lunghe”, ovvero fucili e carabine, la distanza degli organi di mira, cioè tacca di mira e mirino, si aggira intorno ai 60-70 centimetri, mentre nella maggior parte delle pistole varia dai 15 ai 25 centimetri.
Il segreto per rendere minore questa particolare caratteristica strutturale della pistola risiede nella precisa conoscenza e messa in atto delle regole fondamentali della disciplina di tiro.