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Bonifiche ambientali: cosa sono, come si effettuano e quando

Bonifiche Ambientali da microspie

Le Bonifiche Ambientali sono necessarie per accertare ed eliminare la presenza di microspie (trasmettitori, “cimici”, microcamere, ecc.), che, nascoste, permettono l’ascolto e la registrazione, a distanza, delle conversazioni altrui e nel caso di aziende, rilevare informazioni riservate. Questo tipo di operazione viene svolta da Investigazioni Ombra, che si avvale di un’apposita strumentazione tecnologica specifica, che permette di individuare le microspie negli ambienti esaminati. La bonifica mira a trovare ogni tipo di dispositivo in grado di registrare e trasmettere ciò che è stato registrato tramite diversi dispositivi disponibili sul mercato.

 

Lintervento di Bonifica Ambientale

Lintervento di Bonifica Ambientale è finalizzato all’individuazione di qualsiasi tipo di microspia audio, video e a infrarossi attive nell’ambiente preso in esame.

La bonifica prevede inoltre la ricerca di microspie, registratori, telecamere a filo, comprese apparecchiature telecomandate, spente o inattive. Si è in grado di rilevare ogni tipo di segnale e ovviamente l’intervento comprende anche lispezione approfondita dellambiente fisico nel caso si tratti di luoghi come abitazioni private, uffici o auto.
La bonifica ambientale può essere messa in atto sia preventivamente che a livello investigativo, nel primo caso si effettua per accertarsi che l’ambiente di lavoro non sia stato violato in qualche modo e che non si configurino anche altri reati (vedi concorrenza sleale o infedeltà aziendale) mentre, nel secondo caso si effettua si ha il sospetto concreto che ci sia una violazione delle informazioni aziendali.

 

Ma come pensare alla presenza di microspie in azienda?

Un esempio può essere quello che poi sussiste anche come mancato rispetto del patto di non concorrenza da parte del lavoratore. Il datore di lavoro può agire giudizialmente nei confronti del lavoratore per ottenere l’adempimento del patto, nonché il risarcimento dei danni provocati dalla violazione. Spiare informazioni potenzialmente riservate e concernenti l’azienda è infatti considerato reato e può anche configurarsi appunto come concorrenza perché informazioni diffondibili a competitors. Per poter procedere per vie legali è necessario dimostrare l’esistenza di un patto valido e la violazione del patto da parte del dipendente. La presentazione della prova spetta al datore di lavoro, che per la raccolta di tutte le prove necessarie può avvalersi di investigatori privati. Il team di Investigazioni Ombra Srl, composto non solo da detective ma anche da esperti in materie giuridiche e tecniche, è in grado di supportare il cliente consigliando la miglior strategia di intervento per ogni specifico caso, confrontando metodologie di indagine e procedimento dopo la verifica e la sussistenza del fatto.

 

L’agenzia investigativa Ombra effettua indagini anche per accertare situazioni di concorrenza sleale rispetto alle regole del mercato e alle leggi vigenti.

E’ ovvio che nello svolgimento della sua attività l’imprenditore agisce per il conseguimento di un profitto, ma questo non deve essere raggiunto con dei mezzi che possano danneggiare gli altri imprenditori e/o i consumatori.
Investigazioni Ombra è attiva nella verifica, nell’accertamento e nel rintraccio di prove riguardanti la violazione delle regole del mercato, atti denigratori, antisabotaggio e, in generale, tutte quelle situazioni che si definiscono all’interno della concorrenza sleale.
E in merito alla concorrenza sleale perché non pensare alla presenza di microspie per recapitare informazioni riservate?

 

Il controlli da effettuare per la bonifica ambientale

Il servizio di bonifica da microspie inizia con una una serie di ispezioni fisiche nell’ambiente da ripulire. I locali da bonificare dovranno essere preferibilmente liberi dalla presenza di impiegati o dal pubblico.

Al giorno d’oggi è possibile intercettare le comunicazioni tramite una moltitudine di dispositivi spia nonostante essi possono essere della grandezza di pochi centimetri e facilmente nascondibili.

 

 

I dispositivi di intercettazione

I dispositivi di intercettazione, oggi, sono i più disparati, ma il dispositivo classico è la microspia ambientale.

Queste microspie per automobile, consentono di ascoltare e/o registrare tutti i suoni, rumori e sopratutto le conversazioni che avvengono nei paraggi della microspia.

Oltre alle microspie ambientali esistono microspie di tipo telefonico capaci di captare le conversazioni lungo le linee telefoniche.

 

L’intervento di Bonifica Ambientale effettuato da Investigazioni Ombra è finalizzato all’individuazione di qualsiasi tipo di microspia audio, video, ad onde convogliate e a infrarossi attive comprese microspie GSM,UMTS e ripetitori.

 

Cosa sono le microspie GSM e UMTS?

 

Le microspie GSM

Le microspie GSM sono dispositivi elettronici utilizzate nell’intercettazione ambientale, nel controllo dei sistemi di sorveglianza e di sicurezza, che funzionano sfruttando lo standard Global System for Mobile Communications (GSM) della telefonia mobile cellulare. Questo tipo di microspie permettono di ascoltare conversazioni senza limiti di distanza grazie alla scheda SIM interna che può essere chiamata da cellulare o da telefono fisso. Esse hanno dimensioni veramente piccole e quindi possono esser posizionate in punti impensabili, inoltre la possibilità di un lungo utilizzo e basso consumo è un incentivo al loro utilizzo. Infine gli eventuali accessori software implementati nelle diverse tipologie di microspie GSM possono permettere non solo di di ascoltare l’audio, ma anche di vedere a qualsiasi distanza.

 

Le microspie UMTS

Le microspie UMTS sono invece dispositivi che appunto utilizzano la rete UMTS e quindi trasmettono audio e immagini a distanze illimitate. Queste particolari microspie sono ideali per chi deve visionare in diretta immagini e video a distanze illimitate.

 

Oltre a questo tipo di microspie, ne esistono altre come per esempio quelle ad infrarossi, oppure localizzatori satellitari/GSP, i software appositi, le microspie per dispositivi mobili, etc… Nel momento della bonifica ambientale, Investigazioni Ombra procede anche a verificare la rete elettrica, per rilevare la presenza di dispositivi operanti mediante onde convogliate e/o dispositivi ricetrasmittenti alimentati dalla stessa rete.
Inoltre al termine di ogni operazione di bonifica verrà stilata una relazione in merito ai risultati ottenuti nell’espletamento del servizio, nonché soluzioni per evitare atti criminosi, come l’individuazione di locali e tecnologie a rischio ed eventuali soluzioni tecniche ai problemi che sono stati riscontrati.

 

Se credi che le informazioni riservate della tua azienda siano messe a repentaglio a causa di questa tipologia di spionaggio, non aspettare e contattaci per capire insieme come agire al meglio.

Contattaci o compila il form sul sito e riceverai un preventivo personalizzato ideale per le tue esigenze!

Sospetti infedeltà di dipendenti e soci? Ecco le indagini da fare e i provvedimenti da prendere.

Hai dei dubbi sulla fedeltà di un tuo dipendente o addirittura di un tuo socio in affari? Non preoccuparti, noi di Investigazioni Ombra Srl sapremo effettuare le giuste indagini per toglierti ogni dubbio!

L’art. 2105 del Codice Civile prevede lobbligo di fedeltà da parte dei lavoratori dipendenti imponendo il divieto di divulgare notizie relative all’organizzazione dell’impresa o farne uso improprio in modo da poter recare ad essa pregiudizio o svantaggio. Investigazioni Ombra Srl intraprende una serie di procedure dindagine nei confronti del socio o del dipendente volta a mostrare e confermare tutti quei comportamenti ritenuti lesivi verso l’azienda e che violano il suddetto obbligo di fedeltà professionale. Al termine delle indagini viene sempre redatta una relazione investigativa che ha valore probatorio e che può quindi essere validamente utilizzata in giudizio per documentare e provare i comportamenti illeciti tenuti nei confronti dell’azienda. I detective inoltre possono partecipare, in qualità di teste, ai dibattimenti processuali.

 

A cosa servono le indagini in campo aziendale

Le indagini in campo aziendale consentono di comprendere con certezza se un socio, un amministratore oppure un dipendente intrattenga rapporti confliggenti con l’interesse dell’azienda, trasmetta a terzi non autorizzati informazioni chiave legate alla società che rappresenta o per la quale svolge la propria mansione oppure assuma condotte contrarie al patto di fedeltà e di non concorrenza su cui si basa il legame con l’impresa.

 

Qual è l’obiettivo delle indagini?

Obiettivo delle indagini è scoprire e provare gli atti illeciti e scorretti, comportamenti contrari ai doveri di fedeltà aziendale, come ad esempio divulgazione di informazioni riservate, atti di sabotaggio aziendale o spionaggio industriale.

Grazie a prove certe l’azienda può quindi individuare chi sono i soci o i dipendenti infedeli e tutelarsi procedendo per vie legali. Tutte le prove raccolte da Investigazioni Ombra Srl sono infatti valide in giudizio.

 

L’infedeltà Aziendale

Con il termine infedeltà aziendale vengono identificati tutti i comportamenti scorretti e dannosi per l’azienda tenuti da dipendenti e soci infedeli, che violano cioè l’obbligo di fedeltà professionale verso il proprio datore di lavoro.

L’infedeltà aziendale trova fondamento nell’articolo 2105 del Codice Civile, che recita: “Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizi”.

Il lavoratore, sia esso un dipendente, un collaboratore, un socio o un amministratore, è obbligato ad essere fedele al datore di lavoro e non deve quindi tenere comportamenti atti a ledere il rapporto di fiducia tra datore e lavoratore.

 

Investigazioni e indagini su dipendenti e soci infedeli

Nel caso in cui si sospettino atti di concorrenza sleale o comunque lesivi nei confronti dell’azienda,  è possibile richiedere l’intervento di un’agenzia investigativa.

Investigazioni Ombra Srl, opera, da oltre dodici anni, nel campo delle investigazioni private e nel settore delle business & corporate investigations.

Le attività di indagine vengono svolte, esclusivamente, attraverso personale altamente qualificato e con una esperienza pluriennale, garantendo l’acquisizione di prove tangibili e inconfutabili, utilizzabili anche in sede di giudizio.

Al termine delle indagini viene sempre redatta una relazione investigativa che ha valore probatorio e che può quindi essere validamente utilizzata in giudizio per documentare e provare i comportamenti illeciti tenuti da soci e dipendenti infedeli nei confronti dell’azienda. Inoltre i detective possono partecipare, in qualità di teste, ai dibattimenti processuali.

L’agenzia di Investigazioni Ombra rappresenta oggi una delle più qualificate realtà nel settore investigativo e in quello della sicurezza. Dal 2015 siamo i gestori del marchio nazionale AMICODETECTIVE®, mediante il quale operiamo in tutto il territorio nazionale ed eroghiamo anche servizi online.

Numerosi, nel corso degli anni, sono stati i riconoscimenti e gli attestati conseguiti che ci hanno permesso di consolidare la fiducia dei nostri clienti e di raggiungere obiettivi di sviluppo gratificanti.

 

Come si configura l’infedeltà aziendale?

L’infedeltà del socio o dipendente si configura in molteplici situazioni.

 

  1. Simulazione della malattia

La falsa malattia costituisce motivo di licenziamento per giusta causa del dipendente quando si accertano comportamenti incompatibili con la malattia da parte del lavoratore, come: la mancata osservanza delle cautele necessarie per una pronta guarigione; lo svolgimento di un altro lavoro durante il periodo di malattia, ritardando quindi la guarigione; lo svolgimento di un altro lavoro mentre si è in malattia provocando una violazione del divieto di non concorrenza.

Per accertare che l’assenza del dipendente non sia dovuta effettivamente a malattia o infortunio, l’azienda può effettuare controlli tramite la nostra agenzia investigativa per contrastare questo fenomeno. Con le nostre investigazioni aziendali è possibile raccogliere prove certe e legalmente valide anche in sede giudiziale.

 

  1. Furto o tentato furto di beni aziendali

Si tradisce il vincolo fiduciario tra azienda e dipendente, pregiudicando dunque la prosecuzione del rapporto di lavoro, quanto si commette (o si tenta di commettere) un furto di beni aziendali, che costituisce causa di licenziamento per giusta causa del lavoratore trattandosi di fatto grave.

Per far valere in giudizio i propri diritti è fondamentale per l’azienda raccogliere tutti gli elementi di prova validi in sede giudiziale.

Per tutelarsi il datore di lavoro può affidarsi alla nostra agenzia investigativa per la raccolta di elementi di prova inoppugnabili e validi legalmente per il licenziamento per giusta causa del dipendente che ha messo in atto un furto o una frode sul lavoro.

 

  1. Assenteismo ingiustificato
    Un uso eccessivo e non giustificato di permessi retribuiti o di permessi per malattia;

la richiesta di periodi di aspettativa per motivi personali non dimostrabili; l’assenza ingiustificata dal lavoro coperta da un collega rappresentano alcune delle cause di assenteismo sul lavoro quando un dipendente manca frequentemente sul posto di lavoro in modo ingiustificato.

Questo fenomeno può rappresentare motivo di licenziamento con giusta causa da parte dell’azienda.

 

Contattaci al numero verde oppure compila il form sul nostro sito per chiederci una consulenza gratuita oppure per un preventivo personalizzato: ti risponderemo in maniera rapida ed esauriente.

Ovviamente, i dati che fornirai al nostro detective privato per la valutazione del caso proposto o per informazioni verranno trattati con la massima riservatezza.

Tutela la tua azienda dai casi di falsa malattia: l’utilizzo lecito dei permessi della Legge 104

La Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili è identificata come la fonte normativa di riferimento in tema di permessi lavorativi retribuiti, che, all’art. 33, disciplina le agevolazioni riconosciute ai lavoratori affetti da disabilità grave e ai familiari che assistono una persona con disabilità grave.

L’uso scorretto del permesso per l’assistenza dei familiari giustifica il licenziamento per giusta causa in quanto compromette il vincolo fiduciario indispensabile per la prosecuzione del rapporto di lavoro tra dipendente e datore di lavoro.

I permessi retribuiti spettano ai lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità, ma anche al genitore, al coniuge, ai parenti o agli affini entro il secondo grado, a patto che utilizzino questi permessi per assistere il familiare disabile.

 

Quando l’azienda sospetta l’abuso dei permessi per disabilità

Nel caso in cui l’azienda sospetti che il dipendente utilizzi in modo improprio i permessi lavorativi per persone affette da disabilità, il datore di lavoro può avvalersi di agenzie di investigazione per controllare il lavoratore e verificare se effettivamente utilizzi queste ore per la cura di un familiare che necessita di assistenza o o per la cura personale. Chi utilizza in modo improprio i permessi, cioè non li usa per fornire assistenza al familiare portatore di handicap grave o ridotta autonomia, o per cure personali, se è il caso, ma per altri scopi è quindi passibile di licenziamento.

 

L’abuso del permesso per disabilità

L’articolo 33 della Legge 104 del 5 febbraio 1992, Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, ha introdotto in Italia i permessi retribuiti per assistere un familiare portatore di handicap. La legge è stata successivamente modificata dalla legge n. 53 del 8 marzo 2000, dalla legge n. 183 del 13 maggio 2010 e dal Decreto Legislativo n.119 del 18 luglio 2011.

 

A chi spettano i permessi della legge ?

I permessi retribuiti della legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili, spettano ai lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità, ma anche al genitore, al coniuge, ai parenti o agli affini entro il secondo grado, in qualità di caregiver, a patto che utilizzino questi permessi per assistere il familiare disabile.

L’agevolazione consiste in 3 giorni di permesso ogni mese per prestare assistenza al familiare con disabilità in stato di gravità.

 

Come può tutelarsi l’Azienda?

Le aziende possono tutelarsi dal fenomeno di abuso di permessi per assistenza a congiunti con disabilità grave, ricorrendo all’ausilio di agenzie investigative autorizzate e specializzate in questo ambito, come Investigazioni Ombra Srl, leader nelle indagini contro le frodi aziendali.

Lo strumento investigativo è giustificato non solo per l’avvenuta perpetrazione di illeciti e l’esigenza di verificarne il contenuto, ma anche in ragione del solo sospetto che un dipendente abbia compiuto o abbia l’intenzione di compiere illeciti. Secondo lo statuto dei lavoratori i controlli sui lavoratori sono legittimi se si sospetta un danno patrimoniale, e come confermato più volte dalla Corte di Cassazione, le assenze ingiustificate rientrano in questa casistica. Indagini di questo tipo, svolte nel rispetto della privacy, consentono di raccogliere prove certe e inoppugnabili, che possono essere utilizzate dall’azienda per procedere al licenziamento immediato e con giusta causa del dipendente.

 

 

 

La falsa malattia

Ma i permessi usati grazie alla legge n.104 non sono la sola modalità in cui i dipendenti potrebbero usare in modo scorretto questi diritti. Infatti, un’altra modalità d’abuso permessi è quello della falsa malattia che può portare al licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo del dipendente nel caso in cui il lavoratore abbia comportamenti incompatibili con la malattia o che possano ritardarne la guarigione. In questi casi, infatti, si verifica una violazione dei doveri di fedeltà, buona fede e correttezza inerenti il rapporto di lavoro subordinato ed anche in questo caso viene meno il legame di fiducia intercorrente con il datore di lavoro. Per contrastare il fenomeno della finta malattia, le aziende sono legittimate ad effettuare controlli mediante agenzie di investigazioni. Investigazioni Ombra effettua indagini anche di questo genere garantendo un servizio professionale ai clienti che vogliono accertarsi di non essere soggetti a frodi di questo genere.

 

Ma come può l’azienda controllare il dipendente?

Il primo tipo di controllo per i dipendenti che richiedono dei giorni di malattia è ovviamente la visita medica domiciliare effettuata attraverso l’INPS, possibile in orari prestabiliti.

L’assenza del dipendente in questi orari, se ingiustificata, ha come conseguenza sanzioni come il mancato pagamento delle giornate di malattia per un massimo di 10 giorni di calendario in caso della prima assenza alla visita di controllo non giustificata; nel caso di una seconda assenza alla visita viene meno il 50% dell’indennità nel restante periodo di malattia mentre si va a perdere il 100% dell’indennità con la terza assenza ingiustificata.

 

Ma come è possibile sapere cosa il dipendente fa fuori dagli orari prestabiliti per le visite domiciliari e se effettivamente la malattia è reale o è solo un modo per ottenere l’indennità ed impegnare il proprio tempo in altro?

 

La Corte di Cassazione, proprio per rispondere a questa esigenza da parte del datore di lavoro, ha stabilito che è possibile avvalersi di società di investigazioni con licenza investigativa, al fine di indagare e recuperare prove ed informazioni che possano poi essere utilizzabili in sede giudiziaria quando e nel caso in cui il datore di lavoro avesse intenzione di procedere al licenziamento per giusta causa.

 

Le indagini di Investigazioni Ombra Srl

Le aziende quindi possono avvalersi di agenzie investigative autorizzate, come Investigazioni Ombra Srl, per accertarsi se il dipendente che è assente dal lavoro per malattia o infortunio sia veramente malato o stia invece svolgendo un’altra attività lavorativa, anche in forma non ufficiale, o stia tenendo comportamenti tali da ritardare la propria guarigione.

Per reperire le prove di una finta malattia l’investigatore privato può pedinare il soggetto e acquisire prove dei comportamenti sospetti durante le attività esterne, per poi fornire un report accurato al datore di lavoro, che solo a quel punto possiede gli elementi per accusare il proprio collaboratore e quindi può procedere alle accuse ufficiali e al licenziamento.

La concorrenza sleale: cos’è, come verificarne la sussistenza e come contrastarla

Per concorrenza sleale si intende l’utilizzo di tecniche, comportamenti e mezzi illeciti per ottenere un vantaggio sui competitors o per arrecare un danno all’azienda.

Esistono diversi modi per attuare una concorrenza sleale come per esempio l’utilizzo di nomi o marchi che siano simili/uguali a quelli di altre aziende o la diffusione di informazioni false che creino una cattiva reputazione delle attività dei concorrenti.

Ciò non solo è un reato ma, si può affermare che la concorrenza di mercato spinge le imprese a migliorare sempre più i suoi beni e servizi in modo da non deludere i proprio clienti e a diventare sempre più competitivi.
Affinché la concorrenza sia lecita è fondamentale che la competizione tra gli imprenditori si svolga secondo i principi della correttezza professionale: l’art. 2595 c.c. dispone che sono leciti gli atti di concorrenza che non ledano gli interessi dell’economia nazionale e che non violino la normativa vigente.

 

Lagenzia investigativa Ombra effettua indagini per accertare situazioni di concorrenza sleale rispetto alle regole del mercato e alle leggi vigenti.

Nello svolgimento della sua attività l’imprenditore agisce per il conseguimento di un profitto, ma questo non deve essere raggiunto con dei mezzi che possano danneggiare gli altri imprenditori e/o i consumatori. Proprio per questi motivi il legislatore ha imposto una serie di limiti all’imprenditore, che trovano la loro fonte nella Costituzione (art.41 Cost.) e, specificamente, nel codice civile agli articoli 2598 e seguenti.

Investigazioni Ombra è attiva nella verifica, nell’accertamento e nel rintraccio di prove riguardanti la violazione delle regole del mercato, atti denigratori, anti-sabotaggio e tutte quelle dinamiche che si definiscono all’interno della concorrenza sleale.

 

Ma quando si identifica la concorrenza sleale?

La concorrenza sleale si sviluppa con l’utilizzo di metodi contrari all’etica commerciale e trova il fondamento nella necessità di imporre alle imprese regole di correttezza e di lealtà, di modo che nessuna di esse tragga vantaggi, diffamando le altre aziende nella diffusione dei propri prodotti.

I requisiti necessari per la configurazione della concorrenza sleale sono, per primo il fatto che il soggetto, fisico o giuridico, danneggiato deve essere un imprenditore e il secondo requisito è che l’imprenditore danneggiato deve operare in concorrenza con l’imprenditore sleale, anche se non operano nello stesso settore.

 

Concorrenza sleale in specifici settori

Altro esempio di concorrenza sleale è presente Nei settori liberalizzati nell’ultimo decennio (come le telecomunicazioni, l’energia e il gas), sono frequenti la pratica di scontistica e addebiti o esenzioni non previste da contratto a determinati clienti che hanno fatto richiesta di passaggio ad un altro fornitore di questi servizi per agevolarne l’acquisizione da parte della nuova azienda, quindi operando attraverso “escamotage”.

Il Codice civile impone parità di trattamento ai clienti per le sole società pubbliche. Dopo la privatizzazione, l’ufficio marketing ha piena discrezionalità nel proporre al cliente offerte mirate e personalizzate, con una forma di marketing one-to-one che è la novità delle tecniche attuali di promozione del prodotto: la personalizzazione dell’offerta. Un’offerta diversificata per ogni persona consente di raggiungere la piena soddisfazione del cliente che è obiettivo primario della strategia di vendita di molte imprese.

 

Il risarcimento del danno da concorrenza sleale

Il danno da concorrenza sleale non è solo la sottrazione di clientela, ma anche quando si opera per nuocere l’immagine di un’azienda e dunque in una diminuzione della vendita dei loro prodotti/servizi. Nell’ultimo decennio, nelle cause in merito, il verdetto è sempre stato per il risarcimento per equivalente, sia a livello monetario che morale.

 

Concorrenza sleale confusoria

Esiste anche la concorrenza sleale confusoria, che consiste nell’ipotesi spesso portata all’attenzione della magistratura, che si identifica quando si utilizza lo stesso marchio ma di un’altra azienda a fini di confondere la clientela. Questa è ritenuta una condotta illecita a prescindere dalla prova di aver subito un danno. Nel 1990, la Corte di Cassazione ha sancito che è necessario, almeno, che il soggetto in questione indichi le conseguenze negative sul suo patrimonio e all’ammontare monetario equivalente, anche nel caso di richiesta di condanna generica.

 

Danni da risarcire connessi alla concorrenza sleale

Il danno emergente

Il danno emergente è identificato per lo più nelle spese sostenute per acquisire le prove della concorrenza sleale, nonché per bloccarla e diminuirne gli effetti, ma anche nel pregiudizio patrimoniale conseguente all’acquisizione ed allo sfruttamento parassitario delle informazioni e delle tecniche acquisite da un’impresa in anni di ricerche e studi. Questo è quindi anche connesso ad un aspetto riguardante il danno morale.

 

Il lucro cessante

Il lucro cessante viene di solito individuato nella sottrazione di clientela, o nell’utile ipotetico che l’impresa avrebbe potuto conseguire da vendite invece effettuate dal concorrente sleale. Quando si tratta di quantificare la perdita di occasioni di profitto sperate, occorre una ricostruzione della situazione in cui il danneggiato si sarebbe trovato in grado di effettuare queste operazioni ed allo stesso tempo avrebbe potuto isolare queste azioni da altre minacce che potevano influire sulla posizione occupata attualmente dal soggetto sul mercato.

 

Quali sono le verifiche necessarie alla configurazione di reato di concorrenza sleale?

Per configurarsi il reato di concorrenza sleale è necessario verificare che l’imprenditore presunto colpevole abbia violato l’art. 2598 c.c., che dispone come di seguito che “compie atti di concorrenza sleale chiunque:

  • usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;
  • diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente;
  • si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda.”

 

Quali sono i provvedimenti successivi all’accertamento di concorrenza sleale?

In caso di accertamento di atti sleali, si possono applicare diverse sanzioni come:

  1. l’interruzione degli atti definiti “sleali”, l’eliminazione degli effetti degli atti effettuati e considerati sleali o/e il risarcimento dei danni prodotti all’azienda vittima di questi.

 

Come prevenire e come intervenire nei casi di assenteismo sul lavoro

Sei il proprietario di un’azienda ed hai dei problemi nella gestione delle presenze dei tuoi dipendenti? Lo sapevi che l’assenza ingiustificata può essere una causa di licenziamento?

 

Sappiamo che l’assenteismo dei dipendenti può manifestarsi per diverse cause che siano esse personali, familiari o sociali, normativamente regolate e quindi accettate dal datore di lavoro.

Talvolta capita però che dietro alla dichiarazione di una causa di assenza da parte del lavoratore, si possa nascondere in realtà una motivazione non accettabile da parte del datore di lavoro. Se questo accade nelle grandi aziende, incide inoltre, non solo sul dipendente in questione, ma anche sull’economia aziendale e sugli altri lavoratori.

Quindi l’assenteismo può essere una delle motivazioni di licenziamento per giusta causa e senza preavviso, quando provato nella sua gravità.
La condotta del lavoratore dipendente infatti, in questo caso, è talmente grave da non consentire di proseguire il rapporto di lavoro precedentemente stipulato, essendosi spezzato il vincolo fiduciario tra datore di lavoro e dipendente.

 

Le indagini di Investigazioni Ombra Srl

La legge prevede che spetti al datore di lavoro provare la giusta causa del licenziamento. Quindi non è sufficiente attestare che il dipendente sia stato assente un determinato numero di giorni dal lavoro, ma bisogna dimostrare che si tratti di assenze ingiustificate e che la condotta del dipendente sia stata tale da ledere il rapporto fiduciario con il datore di lavoro.

L’agenzia investigativa Investigazioni Ombra Srl effettua indagini mirate alla raccolta di prove certe e valide in giudizio per dimostrare l’assenza ingiustificata dal lavoro del dipendente e la sua condotta talmente grave da ledere il vincolo fiduciario lavoratore-datore.

 

In particolare, la legge n.56 del 2019 ha previsto l’introduzione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di video sorveglianza degli accessi per controllare il rispetto dell’orario di lavoro da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

 

La Legge n.56 del 2019

Sulla Gazzetta Ufficiale n.145 del 22 giugno 2019 è stata pubblicata la Legge 56/2019 in meteria di “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”.

La Legge 56/2019  così detta “concretezza”, presentata da Giulia Buongiorno, introduce importanti novità sulla disciplina e l’organizzazione della Pubblica Amministrazione:

  • Istituzione del “Nucleo della concretezza”
  • Norme di contrasto all’assenteismo con l’introduzione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza per gli accessi
  • Procedure per accelerare il ricambio generazionale delle Pubbliche Amministrazioni

 

Ma come fare per sopperire a mancanze da parte dell’azienda per la verifica dell’assenteismo?

 

I controlli biometrici

Per evitare che si usino escamotage con il timbro del cartellino, questo verrà sostituito con le impronte digitali, inoltre, un’altra misura, sarà la verifica dell’iride da attuare e disciplinare attraverso un provvedimento futuro. Si è anche pensato alla videosorveglianza aziendale.

 

Il reclutamento del personale

L’articolo n.3 della legge 56/2019 prevede anche misure per accelerare le assunzioni, nonché il ricambio generazionale nelle amministrazioni statali, le agenzie e gli enti pubblici non economici.

 

Ciò però, ovviamente, può essere eseguito solo quando si parla di dipendenti pubblici e proprio per questo motivo, se i sistemi di verifica utilizzati dall’azienda non risultano sufficienti alla verifica di assenze sospette dei tuoi dipendenti, affidarsi a dei professionisti per completare le indagini è la strada giusta: da Investigazioni Ombra Srl. effettuiamo indagini volte alla raccolta di prove certe e valide in giudizio per dimostrare l’assenza ingiustificata dal lavoro del dipendente e la sua condotta talmente grave da ledere il vincolo fiduciario lavoratore-datore di lavoro.

 

 

Un problema importante: la privacy

Un problema importante sottoposto all’esame del garante per la privacy da parte della Presidenza del Consiglio è proprio il rispetto delle normative vigenti in fatto di dati sensibili.
Precisamente, lo schema di decreto, dedicato all’oggetto e all’ambito di applicazione del provvedimento, stabilisce all’articolo 2, dedicato all’oggetto e all’ambito di applicazione del provvedimento, che questo concerne esclusivamente il personale avente rapporto di lavoro nelle  pubbliche amministrazioni.

Continua, all’articolo 3, che invece si interessa delle modalità di acquisizione delle informazioni biometriche, stabilisce la raccolta preventiva dei dati in questione e l’obbligo della resa dell’informativa all’interessato e che la raccolta dei dati deve avvenire in presenza dell’interessato attraverso sistemi che possono acquisire le caratteristiche biometriche, calcolandole in tempo reale e memorizzandole in forma crittografata su un dispositivo identificato come sicuro. All’articolo 4 il decreto, si sofferma sulle caratteristiche che devono avere i sistemi di verifica biometrica dell’identità e prevede che questi debbano utilizzare dei sistemi in grado di rilevare le informazioni biometriche, che devono essere istallati con i varchi di accesso delle sedi delle pubbliche amministrazioni.

L’articolo 5, invece, si occupa dell’attività di video sorveglianza degli accessi, stabilisce che questi debbano essere controllati con dispositivi di video-sorveglianza che devono essere installati vicino ai rilevatori di presenza, così da acquisire le immagini di coloro i quali attraversano appunto i varchi sia in entrata che in uscita. All’articolo 6 troviamo tutto ciò che riguarda i sistemi di verifica biometrica dell’identità e sorveglianza degli accessi di modo da controllare il rispetto degli orari di lavoro.

Infine, l’articolo 7 riguarda le modalità di riforimento dei sistemi con cui si effettua la verifica biometrica e la sorveglianza degli accessi e prevede che le relative attrezzature vengano acquisite attraverso gli strumenti messi a disposizione da Consip S.p.a. e non da altri fornitori.

 

 

Un passo indietro: il decreto n.124/2015

Le nuove regole imposte dal decreto sui licenziamenti in 30 giorni per i dipendenti pubblici sono chiare ma nel 2015, la legge Madia o il decreto 124/2015, già rattava le norme che prevedono la sospensione in 48 ore e il licenziamento in 30 giorni per i dipendenti assenteisti. Le norme prevedono infatti forti misure anti-assenteismo, con particolare attenzione ad assenze volte ad allungare il periodo delle festività e i week end.

 

Ma se le sanzioni sono pesanti con i dipendenti pubblici, lo sono altrettanto con i dipendenti privati. Le situazioni più frequenti di assenteismo sul lavoro vedono casi in cui il dipendente è assente per malattia, per andare a svolgere altri lavori o per prolungare ponti e festività.

 

Se avete bisogno di assicurarvi che i vostri dipendenti non sfruttino il diritto di assentarsi per giusta causa, Investigazioni Ombra saprà fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno.

 

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