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PSD Contractors

PSD Contractors

Siamo in grado di fornire operatori professionisti, PSD Contractors competenti e altamente addestrati, abituati a lavorare in zone ad alto rischio, territori ostili, zone di ricostruzione post bellica, con molti anni di esperienza in alcune delle zone più problematiche del mondo. Offriamo servizi di sicurezza per imbarcazioni che attraversano zone a rischio, sicurezza per personale e attrezzature presso oleodotti, piattaforme petrolifere.

Presentazione dei corsi PSD di addestramento professionale

Corso 1° livello – 7 giorni – inizio 01 giugno 2015
Corso 2° livello – 11 giorni
Corso 3° livello High Risk – 15 giorni

– Vitto e alloggio;
– Armi;
– Equipaggiamento;
– Trasporti;
– Abbigliamento (escluso anfibi);
– Poligono;
– Presa in carica dell’iscritto da inizio corso.

Portare con sé:
– Certificato di sana e robusta costituzione;
– Curriculum vitae;
– Tuta ginnica;
– Anfibi;
– Una fototessera;
– Fotocopia del documento di identità.

Il pagamento dovrà avvenire per metà tramite bonifico bancario anticipato, mentre il saldo dovrà essere effettuato nel primo giorno di corso.

presentazione dei corsi

Cosa è il calibro di un’arma?

In generale con il calibro si intende la misura in millimetri del diametro interno della canna di un’arma da fuoco. In caso di canne rigate la misura è riferita alla circonferenza virtuale definita dalle “creste” della rigatura (e in questo caso si parla di “calibro nominale”). In caso di arma a canna liscia invece si ha il “calibro reale”.

Nei casi di armi ad anima rigata sono numerosi calibri largamente conosciuti, come il 6.35mm 7.65mm, 9mm eccetera. Nei paesi anglosassoni per identificare il calibro di un’arma vengono usati i centesimi (due cifre) o millesimi (tre cifre) di pollice.
Il diametro può non essere da solo sufficiente a identificare quale cartuccia è adatta ad una certa arma. In pratica una cartuccia 7.65 Browning non è affatto uguale a una 7.65 Parabellum (a parte il diametro, il resto delle misure è differente) e non saranno intercambiabili.
L’identificazione del calibro nelle armi ad anima liscia, fra cui per esempio ci sono fucili da caccia o per il tiro a volo, è più complessa . Queste armi sparano munizioni a pallettoni, in pratica tirano una rosata di pallini che poi andranno ad investire il bersaglio. In questi tipi di armi per definire il calibro si usa un altro criterio, un po’ più complicato, ed è misurato in gauge. La dimensione della canna è data dal numero di pallini di piombo, di quel diametro, che stanno in una libbra.

Videosorveglianza e privacy

Il garante per la privacy è un’autorità che, occupandosi di protezione dei dati personali, ha fornito direttive anche in materia di installazioni di videocamere di sorveglianza.

Videosorveglianza e privacy
La materia è complessa perché deve far coincidere le varie esigenze di sicurezza con la tutela dei diritti attinenti alla privacy dei soggetti interessati all’attività. Nella sostanza il garante ha indicato che l’installazione di videocamere “è lecita solo se proporzionata agli scopi che si intendono perseguire e se altre misure sono insufficienti o inattuabili”. I parametri di valutazione per definire la liceità o meno di una installazione, sarebbero quindi sfumati, anche se sono stati fissati numerosi paletti e alla fine si possano tracciare delle linee generali.

Particolare attenzione deve essere prestata in quei luoghi dove i sistemi di videosorveglianza sono necessari, ma è particolarmente sensibile anche la privacy dei cittadini. Un esempio sono gli ospedali in cui è ammesso il monitoraggio di pazienti ricoverati in alcuni reparti (ad esempio in rianimazione), a condizione che le immagini possano rimanere a disposizione solo di personale autorizzato e familiari. Anche nelle scuole sono ammessi sistemi di videosorveglianza, però giustificati da funzioni precise: l’esigenza di evitare aggressioni al patrimonio durante gli orari di chiusura o garantire l’incolumità degli studenti.

La tutela contro reati quali furti, atti di vandalismo, aggressioni, rapine eccetera permette installazioni anche in luoghi pubblici, senza il consenso degli interessati. Inoltre per le aziende, a riguardo dei propri dipendenti, le norme recitano che sia “vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori”.

Ossia un datore di lavoro non può utilizzare sistemi di videosorveglianza (come anche sistemi di altro tipo, per esempio software) per verificare la produttività dei dipendenti. La privacy e le garanzie dei lavoratori vengono meno, invece, quando si deve intervenire su reati penali che riguardano la sicurezza dell’azienda e del suo patrimonio.
In casi come furti in azienda, per esempio, il datore di lavoro può e deve tutelarsi, e giustamente la necessità di accertamento del reato scavalca il diritto alla privacy dell’interessato.

Difesa personale – le arti marziali quanto sono efficaci? – Premessa

Difesa personale

(…) Le arti marziali importate dall’oriente hanno avuto, nel corso degli anni, una particolare evoluzione per il semplice motivo che tutte sono nate per essere finalizzate al combattimento, neutralizzando l’avversario in maniera più o meno definitiva, sopravvivendo. (…) le arti marziali sono diventate in occidente uno sport e un metodo per mantenersi fisicamente in forma, e naturalmente una ricerca per un sistema di difesa personale.
Purtroppo nella maggior parte delle arti marziali tradizionali insegnate in occidente, a seconda dell’istruttore che impartisce la lezione, vengono affrontate delle situazioni di combattimento (…) che per ovvi motivi didattici sono sempre in termini di situazioni ideali, e che invece difficilmente incontreremo nella realtà.
Molti praticanti memorizzano questa tecniche in modo manieristico, cadendo nella trappola della sicurezza mentale di poter affrontare qualsiasi situazione simile per strada. Solo chi riuscirà a slegarsi da questo tipo di mentalità sarà in grado di affrontare una minaccia reale, e non simulata in palestra. (…)

Ogni settore ha un argomento specifico:

1. Controllo dell’avversario;
2. Proiezioni;
3. Leve particolari;
4. Soffocamenti;
5. Combinazioni di tecniche dai settori precedenti.

Sono tutte tecniche molto complesse: alcune composte da otto o nove passaggi consecutivi per l’esecuzione completa ed altre basate su di un singolo colpo percuotente. Apprenderle tutte significa circa cinque anni di allenamento continuo per raggiungere lacintura nera di Ju Jitsu primo Dan. (…)

Estratto dal Manuale “Tecniche di protezione – scorta e sicurezza”.

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