Psicosi diffusa, paura per la propria sicurezza e timore di viaggiare. E’ l’effetto attacchi terroristici che si traduce in una corsa collettiva alla sicurezza privata. Anche qui. «Da molto tempo abbiamo richieste di consulenze e di organizzare e gestire la sicurezza di aziende, centri commerciali, abitazioni e persone ma, a seguito dei noti episodi avvenuti recentemente in Europa, abbiamo avuto un incremento di richieste di sicurezza a vario titolo». Parola dell’agenzia investigativa Ombra di Arezzo che mai come in questo periodo è chiamata ad intervenire sia in Italia che all’estero, ma anche in città. «Sabato saremo presenti all’hotel Minerva con otto operatori per un servizio di prevenzione e sicurezza ad un noto europarlamentare – continuano alla Ombra -. Una famiglia reale araba ci ha richiesto un servizio di protezione per muoversi in Francia per tutto il periodo della permanenza, così come dei russi che stanno visitando e investendo in Italia».
E se Arezzo è una città relativamente tranquilla, come confermano anche gli investigatori privati, anche qui le cose sono cambiate moltissimo negli ultimi anni. «I cittadini ora più che mai hanno timore e guardano con sospetto ogni situazione anomala, pensando che le forze di polizia, oberate di lavoro e sotto organico, non riescano a garantire i parametri di sicurezza – spiega Alessandro Rossi di Ombra -. Oltretutto abbiamo visto che gli obiettivi possono essere i più svariati, per cui il cittadino comune teme maggiormente per la propria incolumità e quella dei suoi cari. Incolumità messa in pericolo non tanto da terroristi organizzati ma da emulatori di questi estremisti islamici. Ecco perché abbiamo anche ricevuto telefonate di persone comuni che ci chiedono costi di servizi di protezione che probabilmente non avevano mai preso in considerazione prima d’ora. Altri ci chiedono consigli sull’opportunità di intraprendere viaggi o recarsi in determinati luoghi e supporto logistico». Psicosi collettiva o timore per un rischio reale, fatto sta che gli operatori della sicurezza e gli investigatori, vengono istruiti e aggiornati con corsi di formazione interni, tenuti dall’esperto e qualificato titolare della Ombra, che da oltre 30 anni si occupa di sicurezza in campo internazionale, e da altri professionisti che spesso sono invitati a partecipare. Questi aggiornamenti vengono fatti perché in caso di emergenza e situazione di crisi, gli operatori siano in grado di tutelarsi e fronteggiare le situazioni anomale. «Molte persone prese dalla psicosi del terrore vedono minacce dove non ci sono nonostante la situazione sia delicata e degna di attenzione – continua Alessandro Rossi -. In Italia purtroppo la cultura della protezione privata è ancora arretrata e focalizzata sull’uomo armato. La migliore sicurezza invece è data dallo studio preventivo delle casistiche che possano verificarsi in base a luogo, periodo, fatti criminosi, anche se l’assenza di rischio non esiste mai».