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Videosorveglianza in negozio

Se un commerciante installa nel proprio negozio una telecamera per la videosorveglianza deve darne adeguata informazione alla clientela, in nome della tutela della privacy: questo è quanto ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza 17440 del 2 settembre 2015.

Infatti, in base al provvedimento del Garante del 29 aprile 2004, bisogna segnalare ai clienti che stanno per accedere a una zona videosorvegliata, benché tale attività costituisca una misura legittima a tutela della sicurezza dei locali.

E’ da notare che, nella sentenza di primo grado, il giudice aveva stabilito che l’immagine, senza ulteriori elementi identificativi, non poteva essere considerata come un dato personale. Lo diventa solo nel momento in cui «chi esegue il trattamento la correli espressamente ad una persona, mediante didascalia o altra modalità» da cui sia possibile identificarla.

La Corte di Cassazione invece non ha accolto questa interpretazione, stabilendo che «non appare possibile dubitare del fatto che l’immagine costituisca dato personale, rilevante ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera b, del Dlgs 196/2003, trattandosi di dato immediatamente idoneo ad identificare una persona, a prescindere dalla sua notorietà».

Come il garante ha stabilito, l’informativa che deve mostrare ogni commerciante, dotato di sistema di videosorveglianza in negozio, va collocata «nei luoghi ripresi o nelle immediate vicinanze, non necessariamente a contatto con la telecamera; deve avere un formato e un posizionamento tale da essere chiaramente visibile; può inglobare un simbolo o una stilizzazione di esplicita e immediata comprensione, eventualmente diversificati se le immagini sono solo visionate o anche registrate».

Scorta a due elementi

Con questa formazione siamo nelle condizioni di operare permettendo, in tale contesto, al secondo uomo di assumere la funzione naturale di uomo di coda.
L’uomo di coda si muoverà su indicazione del capo scorta in funzione delle varie circostanze, e come si può notare nel disegno assumerà le funzioni di uomo di punta o uomo di fianco. Inoltre il capo scorta dovrà variare il proprio cono d’osservazione in base alla posizione che avrà assunto il secondo uomo di scorta (nel disegno il blu). Non siamo ancora nelle condizioni di garantire una protezione al 100%.

Scorta ad un elemento

La posizione corretta dell’operatore è più arretrata rispetto al Vip, per ampliare il cono di visuale, e far rientrare in esso l’intera figura dello stesso per proteggerlo in modo migliore.
Naturalmente l’operatore si muoverà in avanti o indietro a seconda delle esigenze che al momento si evidenzieranno, senza trascurare frequenti osservazioni dalla parte opposta del cono di osservazione, come da esempio raffigurato.
In questo tipo di scorta non si è nelle condizioni di tutelare e proteggere il Vip al 100%.

Pianificazione di una scorta all’interno di un locale o ristorante

Per la sosta al ristorante gli operatori scorta, che anticipano l’arrivo del Vip, dopo avere fatto una ricognizione esterna ed interna con relativa bonifica, dovranno scegliere il tavolo che andrà ad occupare attenendosi a precisi canoni quali:

1. Il tavolo non dovrà essere al centro della sala, in quanto sarebbe esposto a 360°, rendendosi difficoltoso il controllo della clientela presente nel locale.
2. Non dovrà avere finestre vicine che permettano dall’esterno la vista del vip (…).
3. Non dovrà essere distante dall’uscita di emergenza che verrà utilizzata in caso di uscita rapida.
4. Non dovrà essere visibile dall’ingresso del locale per non renderlo visibile immediatamente dall’esterno.
5. Non dovrà essere subito individuato da coloro che entrano nel locale ove è sistemato e, se non ci sono altre possibilità, può essere mascherata da paraventi o vasi con piante in modo che il personale di scorta possa intervenire in tempo.

Altrettanto importante è la scelta del tavolo che verrà occupato a turno dagli operatori scorta e che dovrà avere le seguenti caratteristiche:

1. Dovrà essere situato nelle vicinanze di quello occupato dal Vip in modo da poterlo immediatamente raggiungere e proteggere in caso di aggressione.
2. Essere posizionato in modo tale che gli operatori scorta possano controllare l’intera sala ed avere sotto controllo visivo tutti i presenti.
3. orientato in maniera tale che gli operatori scorta possano avere ben in vista gli accessi alla sala e all’ingresso, così da poter controllare chi entra e chi esce.
4. Non dovrà essere vicino all’ingresso in quanto, in caso di irruzione di aggressori, gli addetti alla sicurezza non avrebbero il tempo di alzarsi.

Di basilare importanza per un operatore scorta è l’osservazione e la memorizzazione dei volti, degli aspetti e dell’abbigliamento che indossano coloro che si trovano nei luoghi di permanenza del Vip, in questo caso specifico non devo essere sottovalutati ma tenuti sotto controllo particolarmente i movimenti, gli scambi di ammiccamenti e segnali di tutti i presenti e, non ultimi, gli accessori quali borse e valigie. (…)

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